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37 cose che nessuno ti dice sull’emigrazione

Copio il post scritto su Italians in fuga e condivido in pieno tutto. Vorrei aggiungere solo una cosa che hanno raccontato a mia moglie: pare che se vivi fuori dal tuo paese per più di 7 anni non tornerai più indietro.
Ahimé noi abbiamo già oltrepassato questo limite…

Cose che dovete sapere prima di emigrare

  1. Quello che per me è il Paradiso per te può essere l’inferno.
  2. Una nazione che ti piace a 20 anni può non piacerti a 30.
  3. Sarai sempre uno straniero anche quando diventi cittadino della nazione straniera.
  4. Un giorno penserai a dove vuoi essere seppellito (all’estero o in Italia).
  5. Per i nuovi amici sarai un mago della cucina solo perché sei italiano e anche se non hai mai cucinato in vita tua.
  6. Si mangia bene anche all’estero.
  7. I tuoi figli nati e cresciuti all’estero probabilmente non sapranno pronunciare il cognome italiano correttamente.
  8. In alcune nazioni inizierai a mangiare cena alle 6 di sera.
  9. Adorerai piatti delle cucina straniera che avevi giurato che non avresti mai mangiato.
  10. Conoscerai versioni ‘indigene’ di piatti italiani che ti lasceranno senza parole.
  11. Sopravviverai senza bidet.
  12. In alcune nazioni vieni osservato come un animale da circo.
  13. La disonestà esiste dappertutto.
  14. Puoi anche scegliere di non integrarti ma ti rendi così la vita molto difficile.
  15. A volte la differenza tra il rimanere all’estero e il tornare in Italia è molto sottile.
  16. Prima o poi tiferai per la nazionale della tua nuova Patria.
  17. Alcuni in Italia ti diranno “hai avuto fortuna” mentre tu pensi che invece ti sei fatto un mazzo così, altro che fortuna.
  18. Alcuni in Italia ti diranno “all’estero è più facile” mentre tu pensi che invece ti sei fatto un mazzo così, altro che più facile.
  19. Apprezzerai alcuni aspetti dell’Italia più di quanto facessi in Italia.
  20. Odierai alcuni aspetti dell’Italia più di quanto facessi in Italia.
  21. Alcuni in Italia ti chiameranno “codardo” per essere emigrato mentre loro rimangono lì “a lottare”.
  22. Ti passa la voglia di andare ad ogni occasione vacanziera in Italia ed inizierai ad esplorare i lidi preferiti dai tuoi nuovi amici.
  23. Dopo alcuni anni agli stranieri che si lamentano della vostra patria adottiva ti viene voglia di dire “se non ti piace, puoi pure tornare a casa”.
  24. Dovrai spiegare per decenni il perché della politica italiana ai nuovi amici.
  25. Scoprirai che non ti interessa più riempire la valigia di parmigiano e caffè.
  26. Non sempre troverai la soluzione ai tuoi problemi trasferendoti all’estero, anzi.
  27. Parlerai sempre e comunque con un accento straniero.
  28. Anche dopo 20 anni ti trovi a fare cose da turista.
  29. Non conosci la lingua straniera bene come pensavi di conoscerla.
  30. E’ possibile che odierai intensamente la tua Patria di adozione.
  31. Scoprirai di essere meno tollerante di quanto pensavi.
  32. La vita degli amici in Italia continua tranquillamente senza di te.
  33. Non avevi bisogno di tutte le cose che avevi messo in valigia.
  34. Dopo aver conosciuto persone provenienti da tutto il mondo ti rendi conto di quanto sei stato fortunato a nascere e crescere in un nazione sviluppata come l’Italia (quella si che è fortuna).
  35. Il cibo dei ristoranti italiani all’estero non è come quello che ristoranti in Italia.
  36. Il cibo dei ristoranti cinesi in Cina non è come quello dei ristoranti cinesi in Italia.
  37. Tanti stranieri non sanno nemmeno dov’è l’Italia.

…e Berlino sta sempre 10 anni avanti, ecco qua… (Cit.)

Io, moglie e pollastro siamo andati a Berlino dieci giorni fa per registrare un JOVE, e ne abbiamo approfittato per incontrare un'amica, Bea, che vive lì da un po'.
Si parlava del più e del meno, cioè in pratica solo di come si stia all'estero. Inutili dire che si è parlato anche di valute, costi della vita, prezzi, etc. etc., le solite cose.

Sapete meglio di me che in Italia una pizza (in pizzeria) va dai 4 ai (bho) 10 euro?
Qui in Svizzerlandia non ne parliamo, che a meno di 25CHF per una margherita non si trova niente…
Bhe, a Berlino, in un ristorante TUTTE le pizze erano a 3.90€. TREEUROENOVANTACENTESIMI! Per una pizza buona, di grandezza normale.
Stesso prezzo per una porzione di lasagne al forno per il pollastro. Totale 16€ per acqua, una pizza, una insalatona, un piatto di lasagne, un dolce.

…e il giorno prima al ristorante Vietnamita abbiamo speso 45€ in 4 adulti più acque varie.

Se già noi ci sogniamo i prezzi Italiani, non oso immaginare i Tedescofoni che vivono qui in Svizzerlandia cosa debbano pensare!

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Hacker boia!

Forse una o due persone avranno notato che per qualche giorno il blog è "scomparso". No, non mi sono dimenticato di pagare la registrazione del dominio. No, non ho deciso di chiuderlo (anche se ci scrivo oramai poco o niente).
"Semplicemente" qualche simpaticone ha deciso, a Luglio 2013, di hackerarmi un indirizzo email. Poco male, lo usavo talmente poco che me ne sono reso conto solo a Ottobre. 
Ovviamente non sono riuscito a recuperare la password (cambiata) nemmeno con le risposte segrete (cambiate).
Ho contattato la TIN che prima mi ha dato delle indicazioni sbagliate (mandare fax, scrivere così, scrivere colà) per poi scoprire che sarebbe bastata una telefonata al 187.
Chiamo, spiego la situazione e iniziano la procedura di sblocco e recupero che, però, non è mai andata a buon fine. In pratica quell'indirizzo è per ora ancora bloccato. Pace.

Cosa centra tutto questo con il blog?
Bhe, quello era l'indirizzo email di verifica della registrazione di questo dominio. Quindi non ho mai visto gli avvisi e non ho mai confermato alcunché. 
Fortunatamente oggi ho finalmente sistemato tutto.

E ora posso tornare a scrivere una volta ogni morte del papa!

Canone RAI.

E' da pagare? Non è da pagare? Chissenefrega…
Il punto è che quest'anno la campagna che stanno mandando in onda per ricordare di pagare il canone è, a mio parere, fantastica!

Questa è la mia preferita:

Per la cronaca: si, secondo me il canone va pagato e si, lo paghiamo "indirettamente" anche dalla Svizzera perché una parte delle tasse per la TV qui vanno alla RAI per il canone.

Philips Beardtrimmer 9000

Qualche tempo fa ho fatto una "recensione" di un portafogli che ho comprato on-line, questa volta tocca ad un regolabarba, il Philips Beardtrimer 9000.

Ho partecipato ad un progetto dell'Accademia della barba dove ho avuto la possibilità di scegliere di provare un rasoio elettrico Philips o un regolabarba. Ho optato per il regolabarba Beardtrimmer 9000.

Il progetto prevede di pagare una "cauzione" pari a 50% del prezzo dell'apparecchio con la possibilità di tenerlo a fine prova o restituirlo recuperando la cauzione.

L'ho provato, mi sono lasciato crescere la barba oltre la mia lunghezza standard per tagliarla e regolarla a piacere e devo essere sincero che va proprio bene. Prima usavo un tagliacapelli che "gratta" troppo e non permette di regolare la barba finemente. Ho anche provato un altro regolabarba che però non taglia una mazza. Questo Philips va benissimo a confronto!
Ha una testina girevole con una lama grande e una piccola utilizzabili alternativamente. La testina è regolabile in altezza e con i due "pettini" forniti in dotazione è possibile cambiare la lunghezza di taglio a passi di 0.2mm (!!!!).
La testina è, ovviamente, lavabile senza doversi preoccupare di togliere la batteria o altro.



La batteria è interna e ricaricabile: dura più che a sufficienza ed in ogni caso il beardtrimmer può essere usato anche con l'alimentatore fornito in dotazione.

La vera novità di questo prodotto, e il motivo principale per cui ho deciso di provarlo, è il puntatore laser. Si, non serve che leggiate due volte: questo regolabarba ha un puntatore laser che proietta una linea in corrispondenza della posizione della lama. Sembra banale, ma aiuta davvero a tagliare la barba con più precisione (per chi ha fantasia e vuole farsi un taglio alternativo è ottimo).

Alla scadenza della prova ho deciso di tenerlo. Funziona bene, finalmente non devo più scorticarmi col tagliacapelli e, visto che per un bel po' mi terrò la barba "lunga" mi sarà indispensabile!

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Pe-ce-ce.

Il pollastro dice quattro parole in croce: "mamma", "papà", "si" e (qualche volta) "no". Ci dicono che è il bilinguismo, che quando partirà andrà come un treno, che poi non avrà problemi con Italiano e Francese, ma per ora si limita a questo.

Ciò non toglie che io e la moglie tentiamo e insistiamo costantemente.

Domenica sera, alle prese con il pollastro durante il bagnetto:

Filippo: "Pollastro, come si chiama questo?"
Pollastro: "Si."
F.: "Ho capito che lo vuoi, ma come si chiama? 'Sapone', ripeti con me, 'sapone'."
P.: "Pecece."
F.: "No, non 'pecece'! Ripeti, SA-PO-NE."
P.: "Pecece."
F.: "No, ripeti quello che ti dico!!"
P.: "Si."
F.: "Ok, allora, ripeti: SA…"
P.: "…sa…"
F.: "…PO…"
P.: "…po…"
F.: "…NE…"
P.: "…ne…"
F.: "Bravissimo!! Ora tutto insieme! SAPONE!"
P.: "PECECE"
F.: "Lasciemo perdere… proviamo con 'doc-cia', ripeti: 'DOC-CIA', dai!"
P.: "Pe-ce"
F.: "Vabbé… gioca dai…"

Bon… Chissà che se la cavi meglio in Francese…

Bellroy: slim your wallet.

Guardo raramente i banner pubblicitari finché giro su internet, ma due settimane fa una pubblicità mi ha, stranamente, colpito e ho deciso di cliccarci sopra.

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Sarà stata la sobrietà del banner, la noia, la curiosità per il motto "slim your wallet", che ne so… ma sono finito in un negozio on-line di portafogli: www.bellroy.com. E il sito mi ha non solo stupito per come è fatto (veramente bene), ma anche per i prodotti che vendono… mi è piaciuto talmente che ho pure comprato un portafoglio nuovo. Bhe… ne avevo bisogno dato che il mio era pressoché distrutto.

Cosa mi è piaciuto del loro sito internet: 

– la pagina "slim your wallet" che in modo divertente "insegna" a ridurre lo spessore del portafoglio.
– i video di presentazione dei prodotti: fanno un bellissimo uso di time lapse photography accompagnato da musica azzeccata.

Quello che mi ha veramente convinto dei prodotti è che questi portafogli non hanno una taschina per le monete (ho un portamonete e comunque odio doverle portare con me) e riducono al minimo lo spessore in maniera intelligente: eliminano gli "strati di pelle" necessari per le tasche porta-carte semplicemente togliendole!
Ci sono meno tasche e l'idea è quella di mettere insieme le carte di credito e tessere poco usate lasciando in vista solo le 2-3 di uso frequente.

Ho ordinato un paio di settimane fa un "Hide&Seek HI version", compatibile con banconote di tutte le dimensioni, che è arrivato 2 giorni fa. 79€ spedizione inclusa.  

Ovviamente ho trasferito tutto (tranne la carta d'identità che è ancora in formato cartaceo e non ci sta) ed il portafoglio è davvero più piccolo e sottile. 

Che dire… sono davvero soddisfatto dell'acquisto e per una volta i banner pubblicitari sono risultati utili!

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