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E’ morto Osama Bin Laden.

Si, sono in ritardo e l'argomento è stato sviscerato ovunque, ma c'è ancora una cosa che non capisco. I complottisti che affermano che Bin Laden non sia morto e che sia tutta una messinscena sono anche gli stessi complottisti che dicono che l'attacco alle torri gemelle sia stato organizzato dagli Americani?
In caso affermativo, gli avvenimenti di questi giorni rafforzerebbero l'ipotesi che gli Americani abbiano fatto saltare il WTC e abbiano ora "concluso" completamente la storia organizzando la finta morte di un terrorista?
No, perché sarebbe il complotto più complesso e spassoso del mondo…

La crisi dei beoti

Ah, santa pazienza! Cosa c'è di peggio di sentire due colleghi (vicecapo e nostra signora V. M.) disperati che ti tartassano tutto il giorno? Niente.
Perché tartassano? O meglio, perché hanno tartassato i conigli al sottoscritto? La storia è lunga, ma la farò breve per non tartassare anche i lettori.

La settimana scorsa l'ofego, come primo pensiero del mattino, ha deciso di dimenticare la porta del freezer a -80 °C aperta per un'ora. Tutti sappiamo che non si lascia la porta del congelatore aperta, figuriamoci quella di un -80!
Inutile dire che in quell'ora la temperatura è salita a -50 °C e l'allarme del freezer è partito.

il vicecapo e la nostra signora V. M. sono andati via di testa. "Il freezer è rotto", "La temperatura non si abbassa", "E' chiuso da 2 ore ed è ancora a -60", "Il compressore non scalda, vuol dire che il freezer non va", "Il freezer scalda troppo, vuol dire che si sta rompendo", "Il freon è uscito tutto", "E' un freezer vecchio, dobbiamo trasferire tutto" e via discorrendo.
Sono andati avanti così per tutto il giorno. TUTTO IL GIORNO. I due rimbecilliti andavano ogni 15 minuti a controllare la temperatura (e diamogli tempo, no?). E ogni mezz'ora chiamavano i tecnici dell'EPFL dicendo che era rotto, che portassero quello di riserva, etc. etc. etc.

Insomma, secondo i tecnici (e secondo tutti gli altri) era tutto normale, bastava solo attendere che il compressore facesse il suo lavoro e abbassasse la temperatura. I due dementi, invece, hanno insistito ad oltranza perché ci venisse portato un freezer di riserva per poter spegnere il nostro in modo da farlo revisionare. Ma i tecnici sul momento non ne hanno voluto sapere.
Nel frattempo il fine settimana è passato e il -80 è tornato…. a -80 °C! Insomma, funzionava perfettamente (eh… se la gente non se lo dimentica aperto…).

Ieri comunque hanno portato il freezer di riserva in seguito all'insistenza dei due martiri che hanno trasferito tutto. Ovviamente invece di attendere che il nuovo congelatore arrivasse almeno vicino a -80 °C, hanno trasferito tutto quando era ad appena -50 °C. E via che hanno passato entrambi un'altra giornata a far niente tranne che controllare la temperatura (in due) ogni 10 minuti. E di nuovo a lamentarsi che "il freezer non va", "anche quello di ricambio è rotto", etc.

Alle 17.30 se ne sono andati a casa e mi hanno lasciato l'incarico di controllare di nuovo.

Nostra signora V. M.: "Prima di andare guardi a quanto è la temperatura?"
Filippo: "Si. Ma a quanto è adesso?"
N. S. V. M.: "Eh, durante il trasferimento è rimasto aperto un po', è solo a -55, ma sta scendendo."
F.: "Ecco, allora scenderà ancora, ci vuole solo tempo, non è istantaneo."
N. S. V. M.: …. (mi guarda con faccia disperata)
F.: "Scusa, ma non è il freezer di riserva? Quello che funziona?"
N. S. V. M.: "Si, ma sai… io non mi fido… con queste cose non si può mai sapere. Sai com'è. Controlla che è meglio. Poi comunque passa il tecnico alle 19 e ripassa alle 21."
F.: "Va bene, controllo. Ciao."

Io ho controllato alle 18.20, il tecnico ha controllato alle 19, il vicecapo ha chiamato in laboratorio e cacici e la porcellina hanno controllato alle 20, il tecnico ha ricontrollato alle 21. Tutti abbiamo visto la temperatura scendere e nessuno ha chiamato i numeri di emergenza (vicecapo e nostra signora V. M.).

Oggi il vicecapo ha detto a me per due volte e alla moglie per altre due che ieri la nostra signora V. M. era disperato e agitato e che lei questa notte non ha dormito per la preoccupazione del freezer…

…sono contento che ogni tanto ci sia qualcuno che non riesce a dormire insieme a me: chi non dorme perché il freezer non scende a -80 e chi non dorme perché ha dei colleghi dementi che rompono dalla mattina alla sera. Ad ognuno la sua croce.
Per fortuna che Venerdì torniamo in Italia.

Ultimi aggiornamenti del Macbook.

Dopo aver installato un SSD nel Macbook Unibody, aver spostato il disco rigido da 320Gb al posto del Superdrive con uno di questi aggeggi, ora ho sostituito il disco rigido con un Seagate Momentus da 750Gb (velocissimo!!) e aggiunto 4Gb di RAM per un totale di 870Gb tra SSD e HD e 8Gb di RAM.

Ora si che il computer vola!

P.S.: Eh si, sono arrivato ad occupare tutta gli 8Gb di RAM. Non lo avrei mai pensato.

Ai spic inglish, tu capish’mi?

Circa 20 giorni fa sono andato dalla Signorina Rottenmeier (no, non è l'acida governante del cartone "Heidi"), una PhD student di un laboratorio confinante, per chiederle un favore. Avendo bisogno di alcuni topi di una linea particolare che usa lei, mi faccio avanti e le chiedo:

Filippo: "Ciao Signorina Rottenmeier! Come va? Ho un favore da chiederti. Per caso hai qualche femmina di Black 6 con la mutazione xyz in omozigosi che ti avanza?"
Sig.na Rottenmeier: "Si certo!! Quante te ne servono?"
F.: "Come 'quante te ne servono?' ne hai così tante che non usi?"
Sig.na R.: "Si, ne ho parecchie. Le ho ereditate dalla PhD che ha finito e io non le uso tutte. Te le do volentieri se ne hai bisogno."
F.: "Bhe, non vorrei chiedertene troppe… visto che sono omozigoti, uhmmm…. diciamo… due?"
Sig.na R.: "Ah solo due? Nessun problema. Ne ho proprio tantissime."
F.: "Ah, ma ne hai davvero così tante?"
Sig.na R.: "Si, davvero. Ne vuoi di più?"
F.: "Bhe detto così… vediamo… ne avresti quattro per caso?"
Sig.na R.: "Si, nessun problema. Te ne tengo quattro da parte. Anzi, facciamo così, se mi dici dove devo fartele trasferire faccio subito richiesta così poi ti arrivano la settimana prossima."

Riferisco alla Sig.na Rottenmeier il numero del rack e della stanza dello stabulario e la ringrazio della disponibilità.
Passa il fine settimana, e il Martedì non arriva ancora niente nella nostra stanza.
Vabbé, io e la moglie pensiamo che la Sig.na Rottenmeier non abbia fatto in tempo a richiedere lo spostamento dei topi agli addetti dello stabulario e decidiamo di attendere qualche altro giorno.
Finisce la settimana e inizia quella nuova e ancora niente.
A quel punto ho mandato una mail alla Sig.na Rottenmeier chiedendo se avesse richiesto il trasferimento e la risposta è stata:

I just need to check how many ladies I have. I have none in stock right now (as i told you) and i need to check whether the pups are old enough.

Devo solo controllare quante femmine ho. Non ne ho di scorta al momento (come ti ho detto) e devo controllare se i cuccioli sono vecchi abbastanza (per darteli n.d.r.).

Ecco, il dialogo avvenuto 20 giorni fa era in Inglese. Io ho capito benissimo che lei avesse TANTE femmine e che poteva darmene quante ne volessi. Addirittura del genotipo che desiderato, senza problemi.
La Sig.na Rottenmeier voleva solo il numero della stanza per fare subito la richiesta di trasferimento e poi mi viene a dire che non ha femmine e che me l'aveva pure detto…

Bho, io starò anche invecchiando e mi starò rincoglionendo, ma spesso ho l'impressione che ci siano grandi, grandi problemi di incomunicabilità.

Jungfraujoch.

Sabato io, moglie e Pompelmo siamo andati sul ghiacciaio dello Jungfrau. Non lasciatevi ingannare dalle apparenze, non è necessario essere provetti scalatori o alpinisti per raggiungere i 3454 metri di altitudine, ma basta prendere il treno.
Da Interlaken si arriva a Lauterbrunnen o a Grindelwald da cui partono treni a cremagliera che portano a Kleine Scheidegg dove poi si cambia treno con destinazione stazione ferroviaria di Jungfraujoch (la più alta d'Europa).
L'ultima parte (circa 7.5km) del percorso da Kleine Scheidegg alla cima è completamente all'interno della montagna: stupefacente considerando che i lavori di costruzione sono stati ultimati nel 1912. Durante il viaggio il treno si ferma per due volte all'interno della galleria permettendo ai turisti di poter scendere e ammirare il paesaggio attraverso due "finestroni" aperti sul lato della montagna.

Una volta giunti allo Jungfraujoch, ricordo a ben 3454 metri di altezza sul livello del mare, abbiamo avuto i classici "effetti collaterali" dovuti alla bassa pressione dell'aria in alta montagna: stanchezza e un lieve senso di vertigine.
A parte questo, la gita è stata davvero molto piacevole. La giornata era perfetta con un sole splendente e un vento non troppo forte circa 57km/h e -5 °C all'osservatorio Sphinx, accessibile tramite ascensore dalla stazione ferroviaria.
L'osservatorio è stato costruito su una cima a 3571 metri e da lì è possibile vedere il panorama sull'intero ghiacciaio e sulla valle in direzione Interlaken.

A livello della stazione ferroviaria c'è una terrazza panoramica all'aperto mentre all'interno, oltre ai negozi di souvenir, ci sono il palazzo del ghiaccio, un bar e 2-3 ristoranti, tra cui un ristorante indiano.
Si, proprio un ristorante indiano. Perché lo Jungfrau è una meta famosa per i turisti indiani ed asiatici in generale, soprattutto dopo che a Bollywood hanno iniziato a girare i film sui ghiacciai di queste montagne da quando il Kashmir è diventato una zona "pericolosa".

Usciti dalla stazione è possibile incamminarsi lungo un sentiero sul ghiacciaio (largo, e sicuro) in direzione del rifugio Mönchsjoch hütte. La "passeggiata" richiede quasi un'ora e noi abbiamo rinunciato più o meno a metà strada per mancanza di tempo. Infatti l'ultimo treno per tornare a Lauterbrunnen era in partenza alle 16.40.

La meta è decisamente turistica e molto visitata. Sabato, in particolare, c'era anche un concerto con James Blunt a Kleine Scheidegg, ma a parte quello il numero di visitatori all'osservatorio e al rifugio è impressionante. Immagino che d'inverno con la stagione sciistica e d'estate per alpinisti o normali turisti la meta sia davvero tra le favorite nell'area di Berna.
L'unica nota "negativa" è il prezzo del treno che a prezzo intero, per andata e ritorno, è di 160 CHF (poco più di 100 €), ma se consideriamo il costo molto alto dei biglietti ferroviari in Svizzera e il fatto che il biglietto per lo Jungfrau è valido per 10 giorni tutto sommato non è una grossa cifra.

Comunque, se mai vi capiterà di passare nei paraggi di Interlaken il 1° Agosto del 2012 (festa nazionale Svizzera) verranno celebrati i 100 anni dalla costruzione della ferrovia dello Jungfraujoch con, credo, eventi e concerti.
Se invece non ci sarete allora non vi resta che guardare alcune delle foto che ho scattato cliccando qui.
Qui il situ ufficiale dello Jungfraujoch.