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Canon Powershot G12.

Come suggeritomi da Andrea (possessore tra l'altro di una Canon G11) farò un recensione flash della Canon G12 che ho acquistato recentemente per la moglie.
L'ho presa usata da un fotografo, risparmiando parecchio rispetto ai 460-550 euro del nuovo (su internet).

Iniziamo col dire che è una fantastica macchina fotografica, una "compatta" di alto livello che per molti aspetti è molto meglio della mia reflex Canon 400D. Senza perdermi in tecnicismi, ha un processore Digic IV, sensore da 10mpx, obiettivo 28-140 (paragonato al formato 35mm) f2.8-4.5, sensibilità ISO fino a 12800, registrazione di filmati in 720p e stabilizzatore Hybrid IS.
Rispetto alla G11 cambia poco, ma una delle migliorie importanti è la rotellina anteriore per cambiare tempi/diaframmi.

Per ora l'ho usata quasi sempre in modalità automatica (e la moglie pure), ma non ho mancato di provare la priorità ai tempi, la priorità ai diaframmi e la modalità manuale.
In full manual è "difficile" da usare rispetto ad una reflex, in particolare per la messa a fuoco manuale lenta e macchinosa e per l'eccessiva compattezza del corpo macchina che rende la rotella posteriore scomoda da usare.
In modalità completamente automatica è eccezionale: grazie anche allo stabilizzatore e all'alta sensibilità ISO ho scattato foto che ottenibili difficilmente con la 400D (senza obiettivo stabilizzato e con un limite di 1600 ISO).
L'uso in priorità tempi e diaframmi è facile e decente, ma comunque un passo indietro rispetto ad una reflex.

L'obiettivo è buono, purtroppo l'apertura f2.8 è sufficiente per ottenere un bokeh interessante, ma una apertura f2.0 come per la sorella minore Powershot S95 sarebbe stato la ciliegina sulla torta.

Per il resto tutto bene, non è troppo pesante, ha uno display grande e utilissimo (grazie anche allo snodo che ne permette la rotazione) e la batteria dura parecchio.

L'unico nota dolente è il mirino ottico che è più o meno inutilizzabile… troppo piccolo. Me lo sono dimenticato facilmente!

Insomma, l'acquisto (a me) è piaciuto e la moglie ha finalmente una macchina fotografica che può usare senza dover trafficare con obiettivi e impostazioni varie. 
Per chi volesse qualche cosa di ancor più automatizzato suggerisco la Canon Powershot S95 che è molto simile ma senza la vocazione professionale della G12.

Verdetto: consigliata!

Ma ci prendiamo in giro??

No, dico… io e la moglie abbiamo fatto i salti mortali per evitare di dover fare esperimenti il 2 Giugno (qui in Svizzera si festeggia l'Ascensione) in modo da avere il giorno libero… e il vicecapo, alla quale avevo promesso di dare una mano a dissezionare topi in caso di necessità, ne avrà 5 da fare proprio il 2 Giugno.

Non so bene se mandarla a cagare o dirle di si e poi non presentarmi al lavoro…

Incredibile signori… IN-CRE-DI-BI-LE!!!

Incredibile. Non ci sono parole per descriverlo. Si, parlo ancora di Ventolina, il nostro amico Taiwanese descritto qui e qui, quello che ha comprato 4 computer portatili, 6 paia di cuffie, centinaia di DVD, etc. etc. etc.
Ecco, sapevo che prima o poi sarebbe successo quello che sto per raccontarvi. Vi basti sapere che un mesetto addietro mi ha detto di volere un iPad. O anche un iPhone.
Bhe, Venerdì è venuto da me e la moglie a dirci:

Ventolina: "Che giornata triste, che giornata triste…"
Moglie: "Perché? Hai avuto problemi con la consegna della tesi di dottorato? Hai problemi con gli esperimenti?"
V.: "No… ho comprato 4 iPad."

Io e la moglie ci siamo guardati e siamo scoppiati a ridere (ripensando ai computer e alle cuffie comprate in precedenza).

Filippo: "Quattro? Ma come è successo?"
V.: "Eh, li ho comprati su Ricardo (sito di aste Svizzero, ndr). Siccome c'è meno gente che su eBay i prezzi sono un po' più alti, ma è più facile vincere l'asta."
M.: "E quindi le hai vinte tutte?"
V.: "Eh si… ora ho quattro iPad da 64Gb con WiFi e 3G. Ma due sono già riuscito a venderli, uno lo tengo per me e uno per mia mamma."
F.: "Bhe, dai! Non è male allora, sei a posto! Perché dici che è una brutta giornata?"
V.: "E' perché ho paura che domani e Domenica la gente vada in giro e nessuno resti a casa per fare offerte più alte per gli altri 6 iPad per cui ora sono il maggior offerente…"

Io e la moglie abbiamo iniziato a ridere ancora di più e abbiamo smesso solo 10 minuti da quando se n'era andato.

Ecco, Ventolina ha quasi comprato 10 iPad tutti uguali (modello da 64Gb, WiFi +3G) alla modica cifra di 450CHF l'uno. Totale 4500CHF. Quasi 3600 euro.
Per fortuna che ha già comprato (sempre online) 6 custodie per iPad…. gliene mancano solo quattro adesso…

Aggiornamenti blogroll.

Ogni tanto ci vuole. Bisogna fare una pulizia dei siti che seguo, togliendo i link "vecchi" (chi non scrive più o di cui il blog non è più disponibile) per aggiungerne di nuovi (chi apre un blog o chi "scopro" in giro per la rete).
Ecco che oggi fanno l'ingresso tra i siti consigliati…

Le Bistrot des robes: Bea scrive (in Italiano) da Berlino dopo essersi trasferita lì da poco.

We're such stuff, as dreams are made on…: da Londra, Maddina ci scrive da pochissimo (questo fine settimana) in Inglese.

Time of my life: per chi volesse seguire Sidney che scrive dalla provincia di Napoli.

Seguiteli, leggeteli, fateci quello che volete. Speriamo che le tre fanciulle scrivano e ci mi tengano aggiornati quotidianamente sulle loro avventure!

Problema etico #3.

Ancora all'università, parecchi anni addietro durante un corso di bioetica, il docente ci ha fatto riflettere sul rapporto costo/beneficio delle cure mediche. In quel caso si stava discutendo di cure farmacologiche e del fatto che non è eticamente corretto spendere tanto per curare poche persone (si parlava di curare malattie non mortali).
A quel punto sono intervenuto chiedendo se, per la stessa ragione, non fosse eticamente sbagliato effettuare i trapianti d'organo (in particolare di cuore).
Premetto che sono a favore dei trapianti d'organo, vorrei solo far notare come un trapianto cardiaco in America costi circa $780.000 e un trapianto di cuore/polmoni superi il milione di dollari. Qui potete trovare le cifre indicative. Riporto qui sotto la tabella con i costi:

 

 

Qui invece è riportato il numero di pazienti trapiantati negli USA per anni dal 1988 al 2008 (tabella sotto).

 

Ora, tenendo conto che nel 2008 solo negli Stati Uniti ci sono stati 1802 trapianti di cuore, la cifra spesa è di ben 1 miliardo e 419 milioni di dollari. Solo per i trapianti cardiaci per salvare 1800 persone.

Io, ripeto, sono perfettamente a favore dei trapianti e lo ammetto candidamente, se mai ne avessi bisogno spererei di poterne usufruire.
Ma con 1 miliardo e mezzo di dollari (non oso fare il conto degli altri trapianti) quante persone che muoiono di fame (che non è manco una malattia) si potrebbero salvare?
E' "eticamente corretto" spendere 700000 dollari per salvarne uno quando con la stessa cifra si potrebbe salvare una intera città in Africa?

Ai posteri l'ardua sentenza.

Problema etico #2.

Sicuramente di minore importanza rispetto alla morte di un uomo, ecco il problema etico/morale di oggi.

A scopi di ricerca dove lavoro io si usano i topi e/o i ratti. Tanti topi e tanti ratti. Non siamo gli unici, in tantissimi centri di ricerca si lavora sul topo dato che è un organismo modello con moltissimi vantaggi: si riproducono velocemente, costa "poco" mantenerne tanti, occupano poco spazio, il suo genoma è completamente sequenziato, etc. etc.
Sui topi si testa di tutto per studiare cancro, diabete, malattie genetiche, sostanze chimiche e molto altro. Spesso per questi esperimenti gli animali devono essere sacrificati, ma (almeno qui in Svizzera) gli animali hanno dei diritti e devono essere trattati bene secondo regole piuttosto rigide e non devono soffrire inutilmente.
In generale per la ricerca con gli animali si deve applicare la regola delle 3R: reduce (ridurre il numero di animali), refine (ottimizzare la ricerca allo scopo di usare meno animali o da farli soffrire meno), replace (sostituire gli animali con alternative di livello più basso: invertebrati o colture cellulari).

Ora, tutto questo è sacrosanto. Io e molti altri ricercatori siamo "affezionati" ai nostri topi e il pensiero di doverne uccidere inutilmente non è piacevole.

Ma ora sorge la domanda: alcune persone mi dicono "poverini i topini" quando dico che li uso per ricerca (senza farli soffrire), ma poi sono i primi a dire "che schifo, mettiamo una trappola" se ne dovessero vedere uno per casa. C'è un motivo etico/morale che spinge a dire "poverini i topi di laboratorio"?
E poi: per quale motivo ci si sente meno in colpa a "lavorare" con una mosca o con un verme piuttosto che con un topo? Solo perché il topo è più evoluto?

A domani per un problema etico di portata maggiore.

Problema etico #1.

A partire da oggi vorrei "discutere" tre problemi etici/morali su cui ho riflettuto recentemente. Il primo riguarda la morte di Osama Bin Laden (dato che l'argomento è ancora "caldo"). 

Gli Americani hanno festeggiato per l'uccisione del terrorista, il papa ha (a mio parere) giustamente detto che non va mai bene festeggiare per la morte di un uomo.
Allo stesso tempo capisco perfettamente il desiderio di vendetta di molti, in particolare parenti e amici delle vittime dell'attentato alle torri gemelle, ma mi chiedo se sia eticamente corretto festeggiare per la morte di Osama.
In tempi remoti vigeva la legge del taglione, per cui se tu cavi un occhio a me, io lo posso cavare a te. E con regole simili si mandava a morte un assassino. Questo si fa tutt'ora negli stati in cui vige la pena di morte. Non voglio discutere se sia giusto o meno applicare la pena di morte o l'esistenza stessa della pena, ma parlo proprio del festeggiamento per l'assassinio di Osama.

Non riesco proprio a tirare le somme: è stato moralmente e/o eticamente giusto che si sia festeggiato per la morte di Bin Laden?

A domani per il secondo problema etico.